DI TEMPO E TERRE: Recensioni e commenti
Cinzia Terlizzi RAI – TG2 Cultura
Un consiglio: appena avete tra le mani il libro, prima ancora di ascoltare le canzoni del cd, volate a pagina 89, al capitolo “L’arte dell’incontro. Benedizioni” Tre pagine, che, oltre a tratteggiare l’animo gentile di Nini Giacomelli (una che “parla,scrive e vive a orecchio”, che è espressione “di una vita vissuta fuori dalle metriche comuni”) possono insegnare un po’ di umiltà e riconoscenza. “Grazie per avermi benedetto, Signore: e tanto e, spesso, immeritatamente”.
gaf – Giornale di Brescia
Le parole di Nini affiorano dal passato e attraversano le sue geografie, il Brasile e la Valcamonica, non così distanti come indicano i chilometri, dagli incontri, dal tempo che passa e non necessariamente invecchia, dalle sensibilità messe in gioco, da ciò che ha trovato e da ciò che ha perduto.
Milena Moneta – Bresciaoggi
Ho letto il tuo libro e devo dire che mi hai sorpreso. Profondità, fantasia, forza narrativa, persino rigore formale, tu che scrivi sempre mail sconclusionate, piene di maiuscole, spazi ingiustificati, puntini di sospensione e punti esclamativi… Ti aggiri disinvoltamente in uno spettro a largo raggio di sentimenti che non avevo ancora esplorato. …Tra l’altro il pezzo musicato e cantato da Alessio Lega è uno di quelli che mi sono piaciuti di più, mi ha incantato.
Enrico de Angelis – Responsabile Artistico della Rassegna Tenco
…Tutta la materia del volume è divisa in capitoli, che poi risultano essere altrettanti elementi primordiali, ove, accanto ai classici, canonici quattro (aria, acqua, terra e fuoco) si sono aggiunti “teatro” e “tempo” quasi che questa forma d’arte fosse antichissimo, preistorico principio originale, ancestrale; come se la dimensione temporale rappresentasse un principio-cardine…Bella anche la prosa della nostra autrice: un periodare che nasconde tra le righe sentore di studi classici, frequentazione di buone letture, diuturno esercizio di espressione. Nel capitoletto “terra” c’è una serie di storie camune: struggenti ricordi, maree del cuore, memorie di luoghi e di persone, amalgame di sacro e profano, un grande universo fatto di piccole cose, nostalgia di silenzi.
Ermete Giorgi – La Voce del Popolo
…Come già mi è capitato in altre occasioni quando esco da casa di Nini mi sento arricchito, il mio “io musicista” vorrebbe riemergere…
Giampietro Moraschetti – Distretto Culturale di Valle Camonica
…L’avvio è subito molto felice, con una semplice paginetta scritta a Rio nell’83… che ci dà già la misura di cosa ci attende: racconti, per iniziare, per lo più brevi, che hanno la forza dell’immagine subitanea, resa spesso con pochi tratti, quanto puntuale, attenta al dettaglio, mai epidermica… persone, verso le quali l’autrice si pone con ammirevole attenzione (cura, verrebbe da dire), attraverso una scrittura ricca ed evocativa… Proseguendo la lettura, sempre più nitida si fa l’impressione di un continuo contrappunto tra realtà e fantasia… un costante travaso tra “fuori” e “dentro”…
Alberto Bazzurro L’isola che non c’era